09/04/2013 – La modestia
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Commedia sarcastica che intreccia due diverse storie, lontane nello spazio e nel tempo, ma che si consumano in un unico appartamento piccolo borghese in cui innescare il gioco labirintico fatto di espedienti ed equivoci, che da un interno di Buenos Aires dei nostri giorni si trasferisce in un imprecisato condominio dellex Unione Sovietica.
Un inseguimento caotico di situazioni e personaggi che le due trame incrociate nella traduzione di Manuela Cherubini ribaltano e alternano attraverso lo sdoppiamento di ruolo e di identit offerto da un quartetto di eccellenti attori, Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi. Quattro attori, due coppie per otto personaggi, in due diverse situazioni che si spostano a vista nei passaggi dalla scena russa a quella sudamericana, per conservare e continuare a preservare la modestia che, normalmente interpretata come una virt, diventa il peccato: la colpa di queste creature che fanno a gara a sminuirsi e a nascondersi dietro alle parole per non rischiare di esprimere il proprio potenziale. Occasione straordinaria per i quattro attori che affrontano personaggi e mondi differenti, non solo interpretandoli, ma vivendo uno spiazzamento che li rimette continuamente in discussione, di fatto entrando nel racconto di Spregelburg come lulteriore segno di esistenze alla deriva. Cos, la modestia, il nuovo vizio capitale (corrispettivo odierno della Superbia), si manifesta come il peccato contemporaneo che inganna luomo e lo condanna alla mediocrit, svilendolo nel tentativo di rischiare e costringendolo a vivere al di sotto delle proprie possibilit, anche con linganno, per risparmiare sul talento, su quello che siamo o crediamo di essere. Ronconi per Spregelburd mette in scena un labirinto caotico in cui si perdono certezze e valori, mentre si rincorre lassurdo della condizione umana, limmagine del nostro quotidiano occidentale alle prese con una profonda crisi.
La commedia spiega Ronconi enigmatica o ironica, a seconda dellocchio con cui lo spettatore sceglie di vederla. Colpisce la sensazione di spaesamento che pervade i personaggi: nessuno si sente mai a casa propria, n in senso logistico, n in senso identitario. Il teatro di Spregelburd fa pensare a un certo cinema che abbiamo conosciuto e apprezzato grazie a registi e sceneggiatori come Alessandro Gonzales Iarritu e Guillermo Arriaga, autori di film come Babel o 21 grammi. Una cifra tipicamente sudamericana ma che ci divenuta familiare e che viviamo come profondamente contemporanea.
Per Spregelburd in questopera c la volont di tradurre un contenuto in una forma, e tradurre significa sempre traslare qualcosa che si esprime in un linguaggio in un altro differente. La traduzione implica una serie di compromessi tecnici. In La modestia vi sono poche certezze. Io e gli attori abbiamo trattato i protagonisti di questa storia con una piet inconsueta. E, malgrado ci, nonostante tutti abbraccino il Bene come fine, niente potrebbe andargli peggio. Siamo anche di fronte a una commedia degli equivoci, nel senso pi grossolano del termine e, allo stesso tempo, di fronte a unopera sulla dialettica, sui confini e lincertezza del Male. Mi piace anche pensare continua Spregelburg che parli della sospensione della nostalgia. Della sete di cambiamento, che nasce dalla sospensione della nostalgia. E della modestia, naturalmente. La modestia come peccato. Il piacere superbo e colpevole, che nasce dal gesto disperato di cercare di essere un po meno di ci che si , con lobiettivo segreto, a volte, di pagare in comode rate questo dubbio infinito.
La modestia fa parte delle sette opere brevi che Spregelburd ha raccolto sotto il titolo di Eptalogia, ispirandosi alla pittura grottesca e visionaria della celebre tavola dei sette vizi capitali del fiammingo Hieronymus Bosch, per offrire una nuova cartografia dei peccati odierni. Ed infatti i titoli di questi testi designano i sette peccati contemporanei con una corrispondenza interna, spesso ludica e ghignante, ai peccati tradizionali: Linappetenza (Lussuria); La stravaganza (Invidia); La modestia (Superbia); La stupidit (Avarizia); Il panico (Accidia); La paranoia (Gola); La cocciutaggine (Ira). Pi che di una sostituzione o trasformazione, sembra trattarsi di una sommatoria, nellottica della fusione di spazio e tempo contenuta nella lettura delluniverso propria della teoria della complessit, cui Spregelburd fa amplissimo riferimento: ereditiamo i sette peccati del passato e ne generiamo sette nuovi.
La modestia con le scene di Marco Rossi, i costumi di Gianluca Sbicca, le luc di A.J. Weissbard e le foto di scena di Luigi Laselva uno spettacolo coprodotto da Piccolo Teatro, Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto, Associazione Mittelfest di Cividale su progetto di Santacristina Centro Teatrale, andato in scena a Milano, al Piccolo Teatro Grassi, dal 10 gennaio al 5 febbraio 2012, dopo il felice esordio a Spoleto e a Cividale nel giugno/luglio 2011.
INFO BIGLIETTERIA:
Ufficio promozione Teatro di Roma: tel. 06.684.000.346 www.teatrodiroma.net
Biglietteria Teatro Argentina: tel.06.684.000.311(ore 10-14/15-19 luned riposo)
Orari: tutte le sere ore 21.00 I gioved e domenica ore 17.00 I sabato ore 19.00 I luned riposo
Durata spettacolo: 2 ore e 45 minuti senza intervallo
Costi: biglietto intero 27 platea palchi 22 galleria 16 – ridotti da 22 a 13 (senza prevendita)
INFO STAMPA:Ufficio Stampa Teatro di Roma:
durata
due ore e 45 minuti senza intervallo
Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=24207
Category : Eventi